RABARBARA - CAPITOLO 6 - LA SELVA OSCURA, IL LUPO E I DADI, paragrafo 3

 Tutt'a un tratto si cominciò a sentire un prorompente odore di patatine tutt'intorno all'area, ma non di patatine normali, anzi invece proprio sai quelle patatine delinquenziali tipo nachos/narcos/frittos o qualcosa del genere con tutta una sequela di oliosità ambulanti a rimarcare il confine del vuoto.

Ed era lui infatti, Giancoraggio, giunto dalle desolate lande del meriggio quivi tra noi a testimonianza pari della sua stessa essenza pronto a regurgitare altri improbabili vaticini atti at funestare qualsivoglia sintomo di sanità mentale.

-Mi presento a voi, sussignori, in prece et anzi assolutissima vece capace di stare qui a dimostrarvi quanto questo e quello, mi riferisco al risultato dei dadi, siano assolutamente invalidi dinanzi al tribunale ivi intervenuto per scrollarsi di dosso l'orrido risultato ottenuto.

Da entrambe le parti.

Dichiaro quindi così chiusa la partita, pace  e AMEN

-AMEN

-Che ne direste invece- fece sempre Giancoraggio, se tutti noi in tale punto tale momento ci mettessimo innanzitutto a far preghiera qui ad Allaide?

-ALLAIDE!

disse la selva in coro, con tanto di nani e Lupo  e Princeps e Rabarbara e gli scoiattoli arancioni e i procioni viola, aracnidi e due elefanti si dondolavano, avete capito bene ma comunque si, perché no

tutti in coro ed in ginocchio a pregare giù ad Allaide, disposti in circoli virtuosi che vedevano gli animali fare da guardia alle piante e le piante, succulente, redarguirsi in toto atte solo a fare preghiera ad Allaide, divinità proto-somatica dal sorriso sgargiante e al sapore di mentolo.


-ALLAIDE! ALLAIDE!

-Si dimmi?

-Non far lo strunzolo, Truzzolo, lo sai che non sei Allaide, zitto e prega 

-Ok

e i cerbiatti candidi rosa damascati al contrario tutti vennero e intervennero per portare grazie ad Allaide -

la foresta, zittita in un canto soave osannante le glorie di dio Allaide e via dicendo.


Alla fine della cerimonia tutti si sentirono molto purificati, sollevati e recalcitranti.

Allaide era un dio un po' così, tipo confuso.

Tutti concordavano sul fatto che però il nocciolo della questione era stato già ampiamente eviscerato da tempo, e questo non rallegrava nessuno a conti fatti, proprio no-no.


Il Lupo decise che era arrivata l'ora di appendere le palle e la pelle al chiodo e, convertitosi ad Allaide, prese in sposa due scoiattole musulmane gemelle siamesi con la punta della coda al sentore di zenzero.

Si separò dal gruppo e a mai più rivederci.

L'Oscura Presenza avea fallito stavolta, ancora una volta, con precisione mnemonica.

Nessun commento:

Posta un commento