Giantonio quel giorno era triste, imprigionato com'era in un cubo psichico di ilarità mancata, scopi funesti, marciscenze.

In tv davano il film di Cenerentola.

C'era una volta una sporca ragazza di nome cenerentola. 

Avea le orecchie pien di cerume e non si faceva mai i baffi.

A conti fatti, vista da una certa angolazione e sotto una certa luce, sembrava un tricheco, o un lamantino, è più corretto,  visto che non tenea le zanne.

Suo spasimante perditempo e per tre quarti cicisbeo era un certo Giottomane da Rovidendro, lurido lacchè parassita di una corte scellerata e dedita all'onanismo intellettuale.

Nemico giurato di Giottomane era invece Rodriguez, anche lui spassionatamente innamorato di Cenerentola.

Cenerentola a sua volta, aveva un padre, un padre di nome Sottaceto Bonario da Torre a Mare, che però a ventitré anni cambiò nome in Santuario Benevolo della Luz di IddioNostroSignore Jisus  Christi Sulla Croce di Nostro Signore, Amen.

La madre di Cenerentola era un programma del governo statunitense atto a sviluppare super poteri psico-fisici in seguito all'assunzione prolungata di droghe psichedeliche e tavolette di caffeina da 750 mg.


ma forse  Giantonio, stava soltanto sognando.


1 commento:

  1. Questa versione mi piace molto di più di quella originale 😁 Spero che l'hai continuata o la continuerai.

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