quando basterebbe una voce melliflua
a ribaltare le ceneri del pomeriggio
e con essa le immagini
che involontarie - forse
m'illuminano il cervello
mi affascina il motivo del ghiaccio
la volontà ferrea della negazione
o problemi seri
non quelle vostre mitiche stronzate al sentore di vaniglia
per plebei
mi consolerebbe guardare
morte in-diretta
abnegazioni assolute
differenti pompare melmose dentro a spasmi quantici che si separano dal luogo per qualità e quantità
sono uno zombie
catatonico di fronte a quella che non voglio essere la realtà
impotente davanti al flusso
perché miro solo al taglio netto
l'omicidio perfetto
(il mio)
la decapitazione universale.
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